Convegno GRIS Veneto sulle sette abusanti. Il Vescovo: “plagiati anche a 13 anni”

25 febbraio 2013

L’esplosione di satanismo ed esoterismo sotto i riflettori del convegno del Gris. Monsignor Pizziolo: «Le personalità dei ragazzi ne vengono sconquassate»

di Francesco Dal Mas

VITTORIO VENETO. Dalla pratica dell’occultismo a quella del satanismo, magari mixate a droga e alcol. Prima per gioco, poi per intercettare nuove esperienze di senso e, quindi, nuove appartenenze. Con l’età che si abbassa sempre di più, fino a 13 anni. È un «fenomeno grave», come ha ammesso il vescovo Corrado Pizziolo. Grave, anzi gravissimo e che ieri è stato certificato in una giornata di convegno, molto partecipato. Il “Gris”, gruppo di ricerca ed informazione socio-religiosa, ha riunito in seminario a Ceneda, alla presenza del vescovo, numerosi genitori, insegnanti, giovani, e studiosi delle sette. Questi ultimi hanno dimostrato che dai 13 ai 18 anni gli studenti delle medie e delle superiori praticano soprattutto l’occultismo, «per liberarsi delle regole», come ha spiegato Beatrice Marazzi. Tra i 20 anni ed i 25 si va oltre, frequentando gruppi e guru di area orientale, e magari per inoltrarsi nell’esoterismo; tanti corsi yoga sono un efficace viatico. Tra i 25 ed i 35 anni si preferiscono forme più trasgressive, sul piano delle prestazioni sessuali, ma anche per “vincere l’ansia da prestazione” sul lavoro. A sentire Ida Bellina, presidente del Gris di Vittorio Veneto, la preoccupazione maggiore è data dai ragazzi: «È un allarme vero e proprio, che arriva prepotentemente dagli insegnanti, i quali si accorgono di questa deriva prima ancora dei genitori». «Le sette» sintetizza Antonio Fasol, impegnato nella ricerca, «promettono affetti, casa, lavoro, chiedono in cambio fior di quattrini, ma alla fine portano la persona alla rovina». Il Gris si mette a disposizione anche a Vittorio Veneto come centro di ascolto delle famiglie, oltre che dei ragazzi, per trovare soluzioni. Il vescovo ha portato, in sede di convegno, la preoccupazione della Chiesa, perché, ha detto, «l’esplosione delle sette è stata clamorosa, porta i giovani lungo strade nuove però molto ambigue», che talvolta inducono perfino a commettere reati, perfino  omicidi. «Il disorientamento della personalità del ragazzo si trasforma in un vero e proprio sconquassamento», ha detto  il vescovo. Il convegno ha messo in guardia da un uso distorto del web ma anche dai messaggi subliminali lanciati da tivù, cinema,rock. Messaggi che, come hanno dimostrato Bepi Bisetto e Ivo Cervoni, veicolano soprattutto satanismo e sesso esasperato.

Fonte: Tribuna di Treviso

http://tribunatreviso.gelocal.it/cronaca/2013/02/25/news/il-vescovo-contro-le-sette-plagiati-anche-a-13-anni-1.6601961

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