27/8/2013
Estratto:
SALUZZO, IL DOCENTE AI DOMICILIARI
Le due liceali e gli incontri col prof «Manipolate, gli davano del lei»
L’accusa: sudditanza psichica delle ragazze. Gli inquirenti hanno registrato il dialoghi tra l’insegnante e le sue allieve
SALUZZO (Cuneo) – La ragazzina e il professore si incontrano a casa di lui per fare sesso. I carabinieri osservano da lontano l’uomo che «scosta continuamente la tenda della finestra del soggiorno controllando costantemente l’esterno». Lei, una sua studentessa, arriva davanti al portone e gli manda un sms: «Parcheggiato ora. Se vuole apra già. Poi stia attento se entra qualcuno». Risposta: «Aperto, vieni subito». «Anche nei momenti di intimità», annotano gli inquirenti, lui continuerà a mantenere quella distanza, a farsi dare del lei. E le microspie hanno registrato tutto.
Altra situazione. La stessa ragazza digita la sua disperazione sui tasti del telefonino. Ha scoperto che il suo amatissimo prof vuole cambiare sezione, uno choc: «La prego, mi risponda. Perché fa così? Stasera era già uno schifo in famiglia, poi la brutta notizia che lei se ne va. Ora manca solo il tradimento e poi siamo a posto…». C’è una seconda studentessa, un’altra relazione sessuale. Il prof le scrive: «…dolce e obbediente che mi mandi in paradiso. Mai un no. :)…:-)» oppure: «La bravissima sei tu, dolce e senza complessi». [ …]
[…] L’altro giorno, dopo l’arresto, le sue ex allieve si sono scambiate un giro di messaggi via facebook. Sonia, Wanda, Sara, Margherita, Lucrezia, Giulia… si sono dette che non potevano starsene lì a leggere e sentire del «mostro». Così hanno scritto una lettera di solidarietà e l’hanno spedita ai giornali: «Magari ha sbagliato ma non è un mostro. È un professore straordinario» […]
[…]Ma per la procura, ovviamente, le sue capacità professionali non contano. Semmai sono uno strumento usato con abilità per creare uno «stato di sudditanza psichica» delle due ragazze, soggiogate da quell’uomo – dice l’inchiesta – «con attività manipolatoria mantenuta nel tempo». Nell’ordinanza si dice che le due liceali (ora maggiorenni) vivevano situazioni familiari complicate ed erano alle prese con «aspetti depressivi significativi». Erano «disperatamente alla ricerca di qualcuno che le capisse, le valorizzasse, le amasse» e improvvisamente il loro mondo (ciascuna non sapeva dell’altra) si è messo a girare attorno al professore. Un incontro dietro l’altro. Migliaia di sms. Diari riempiti di illusioni che a volte sembravano amore.
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NOTA 1): LEGGI ARTICOLO CON L’INTERVISTA AD ALESSANDRO MELUZZI PUBBLICATA IN DATA 29/8/2013 DAL SUSSIDIARIO, QUI
NOTA 2): LEGGI PRECEDENTI ARTICOLI SULLA VICENDA QUI