ARGENTINA. Proliferazione dei gruppi settari coercitivi a Mendoza e gli esperti mettono in guardia

12 Novembre 2015

PROLIFERANO LE “SETTE” A MENDOZA. IL PARERE DEGLI ESPERTI

 

Carmen ha 65 anni, vive a Mendoza e alla fine degli anni ’90 fu invitata a una riunione che avrebbe “cambiato la sua vita”. Giunta sul posto si trovò di fronte a un salone stracolmo di persone, ansiose di conoscere quel “nuovo business” che li avrebbe trasformati in milionari. <<L’uomo che teneva la conferenza era un centroamericano. Io e mio marito fummo invitati da una coppia di amici. Dovevamo fare un investimento iniziale, vendere alcuni prodotti per la casa e la bellezza e invitare altri amici che si aggregassero così da costituire una grande rete. Ci saremmo potuti comprare una casa, un auto lussuosa e tutto quanto desideravamo se avessimo seguito le sue istruzioni. La cosa certa è che non funzionò>>, racconta la donna che continuò a impegnarsi per lungo tempo senza alcun successo.

In seguito, persone che conobbe sul posto, la invitarono a partecipare a una conferenza di filosofia New Age che le avrebbe consentito di “ripulire gli errori delle vite passate ed evolvere verso la luce“. Per partecipare non doveva pagare nulla solo collaborare mensilmente con quanto poteva. <<Onestamente mi sembrò una stupidata la filosofia che professavano e smisi di partecipare. Ma altri che conobbi proseguirono convinti che il male che accade era la conseguenza di vite precedenti>>.

Da alcuni giorni i media nazionali hanno reso pubblica la delicata situazione attraversata dall’attore Matías Alé. Si è speso molto tempo in congetture non confermate, compresa la possibilità che fosse stato reclutato da una setta. Per questo il giornalista e promotore di un progetto di legge anti-sette, Pablo Salum, è stato invitato in alcuni programmi televisivi, nei quali ha affermato che Mendoza è una delle province con maggiore proliferazione di gruppi che utilizzano tecniche di persuasione coercitiva. Nell’intervista con El Sol, Salum ha riferito di ricevere molte richieste di consulenza e aiuto da persone che hanno familiari irretiti in gruppi attivi nella provincia. Ha espresso preoccupazione per la forte presenza di organizzazioni insediatesi in zone collinari e montuose, che credono nell’apocalisse e che annunciano che alla fine del mondo i loro seguaci saranno gli unici a salvarsi. “In questo senso” ha dichiarato “le province di Mendoza e Cordoba sono molto impegnative, perché i gruppi apocalittici sono i peggiori. C’è un circuito di gruppi New Age che credono, tra l’altro, nella guarigione con l’energia, con le pietre, con la respirazione e la meditazione. Questo circuito comprende le province di San Luis, Córdoba, Mendoza e Río Negro che hanno una geografia particolare e dove politici e autorità sono complici, non  contrastano tali organizzazioni perché generano una grande quantità di denaro”.

Salun è stato vittima della setta Scuola di Yoga di Buenos Aires e da bambino ha sofferto l’isolamento e la disgregazione del suo nucleo familiare con l’adesione della madre al gruppo. per cui successivamente ha denunciato e resi pubblici gli abusi e gli eccessi della Scuola yoga. L’esperto ha spiegato che il termine “setta” è oramai obsoleto e non si riferisce esclusivamente a gruppi che abbiano a che fare con questioni di culto. “Sono migliaia le organizzazione coinvolte nel paese e quelle che utilizzano tecniche di persuasione coercitiva per reclutare e sottomettere psicologicamente le persone, con differenti scopi. Alcune si dedicano alla vendita di prodotti ma in realtà sono interessate ai soldi dei partecipanti e li schiavizzano con la promessa di renderli ricchi. Questi gruppi proliferano nei momenti di crisi”. Salun ha puntualizzato che le religioni non hanno nulla a che vedere con le organizzazioni coercitive, poiché rispettano la libertà, il pensiero critico e non danneggiano le persone.

[…] Lo psichiatra Alberto Navarro, titolare della Direzione Salute mentale e Dipendenze di Mendoza, ha affermato che in generale coloro che sono attratti dalle “sette” hanno qualche disturbo della personalità che culmina con l’adesione a tali gruppi. “Chi è finito in qualcuna di queste organizzazione necessita, per essere aiutato, di un trattamento interdisciplinare, comprensivo dell’intervento psichiatrico e psicologico ma anche di quello di specialisti che esaminino il suo ambiente e il contesto familiare“.

Pablo Salun  è anche promotore di un progetto denominato “legge anti-sette”, presentato al Congresso nazionale lo scorso anno. L’obiettivo è quello di dotarsi di una norma inerente queste organizzazioni e di aiutare vittime e familiari. Tuttavia, per Salun, l’attuale clima politico e l’opposizione di alcuni gruppi di destra, non consentono l’avanzamento della sua proposta. 

 

Per ottenere informazioni e assistenza al link il sito della sua associazione

leyantisectas.com

Libera traduzione a cura favisonlus

NOTA: Questo è un estratto di un articolo a firma di Gema Gallardoper EL SOL. Vedi il testo completo alla fonte originale

http://www.elsol.com.ar/nota/249600

 

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