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QUANDO LE SETTE UCCIDONO. RESPINTO DECRETO DI ARCHIVIAZIONE DEFINITIVA PER LA MADRE DI UN NEONATO RITENUTO L’ANTICRISTO E SACRIFICATO DURANTE UN RITUALE
8 Aprile 2016
TRIBUNALE RIFIUTA DI ARCHIVIARE LA POSIZIONE DI NATALIA GUERRA, MADRE DEL NEONATO SACRIFICATO DALLA SETTA DI COLLIGUAY
Il provvedimento è stato adottato dal giudice Milenko Grbic che ha respinto la richiesta della difesa di Natalia Guerra, considerando insufficienti le relazioni peritali sullo stato mentale dell’imputata ed evidenziando anche alcune contraddizioni
Natalia Guerra
Il Tribunale di garanzia di Quilpué ha rifiutato quest’oggi di decretare l’ archiviazione definitiva per non imputabilità dovuta a infermità mentale di Natalia Guerra Jequier, membro della cosiddetta setta di Colliguay, accusata dal pubblico ministero dei crimini di parricidio e usurpazione di stato civile, -illeciti perpetrati nel 2012-.
Il provvedimento è stato adottato dal giudice Milenko Grbic che ha respinto la richiesta della difesa di Natalia Guerra considerando insufficienti le relazioni (peritali) sullo stato mentale dell’imputata, di cui ha segnalato anche alcune contraddizioni.”È ragionevole sostenere che le relazioni dovrebbero essere autosufficienti e sufficienti per fondare un provvedimento di archiviazione definitiva. (…) Tuttavia, dopo aver ascoltato e analizzato in dettaglio i rapporti psichiatrici e i chiarimenti sollecitati proprio da questo giudice circa la situazione degli accusati, sig. Undurraga e Natalia Guerra, sussistono sono ancora opinioni contraddittorie circa la patologia dell’imputata “, ha sostenuto il magistrato nel suo provvedimento.
“I rapporti trasmessi dai medici in questa fase processuale sono solo valutazioni primarie perché la dovuta profondità di questi risultati dovrò essere fornita in udienza(…) Tuttavia, effettuati gli esami pertinenti, l’unica conclusione che si può sostenere, a giudizio del sottoscritto, è che non è possibile parlare di certezza dell’esistenza di una condizione patologica prevista dal legislatore. Pertanto, si respinge l’archiviazione nei termini e e nell’istanza proposta “, conclude la sentenza.
Natalia Guerra è la madre del neonato assassinato nel contesto di un rituale che ha coinvolto alcuni adepti della cosiddetta “setta di Colluguay”capeggiata da Ramón Castillo, padre del bambino e noto come” Antares de la Luz “. L’uomo si tolse la vita in un edificio a Cusco, in Perù, paese nel quale era fuggito dopo che era esplosa la vicenda, nel novembre 2012.
Natalia Guerra si era unita alla setta invitata da Pablo Undurraga, incriminato come principale mandante nell’omicidio, la cui posizione è stata archiviata alla fine di marzo di quest’anno così come accaduto per Carolina Vargas e altri soggetti coinvolti nel caso.