24 Ottobre 2016
IN OCCASIONE DELLA GIORNATA NAZIONALE PER LA RICERCA SUL CANCRO
Mattarella contro anti-vaccinisti e guaritori: «Scelte legate a ignoranza»
Il presidente della Repubblica parla ai ricercatori riuniti al Quirinale: «Vaccinazioni essenziali per estirpare malattie pericolose e per evitare il ritorno di altre già debellate»

«Scelte dovute a ignoranza». Sono parole dure quelle scandite dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella davanti a una platea di ricercatori, riuniti al Quirinale in occasione della Giornata per la ricerca contro il cancro. Il capo dello Stato attacca i presunti guaritori, che truffano i malati con la promessa di cure fasulle, e gli anti-vaccinisti, ovvero chi si oppone alle vaccinazioni e fa proselitismo per convincere altre persone in tal senso. «Occorre contrastare con decisione gravi involuzioni – ha scandito Mattarella – come accade quando vengono messe in discussione, sulla base di sconsiderate affermazioni prive di fondamento, vaccinazioni essenziali per estirpare malattie pericolose e per evitare il ritorno di altre, debellate negli anni passati».
Si negano cure indispensabili
«Lo stesso contrasto – ha proseguito il capo dello Stato – va posto quando, con scelte causate solo da ignoranza, si negano ai figli o ad altri familiari cure indispensabili. O ancora quando ci si affida a guaritori o a tecniche di cui è dimostrata scientificamente l’inutilità». Chiaro il richiamo a vicende recenti: Eleonora, 18 anni, morta di leucemia perché i genitori – convinti sostenitori della filosofia del medico tedesco Ryke Geerd Hamer – credono che la chemio faccia male e che il tumore si curi da sé; Alessandra, madre di due figli, morta per un cancro al seno. Anche lei seguace del cosiddetto “metodo Hamer”. Per il presidente Mattarella, «sulla salute pubblica occorre essere rigorosi e usare fermezza quando la scelta tocca così direttamente la vita di un bambino o di qualunque persona, e comporta conseguenze per la condizione di salute degli altri, dell’intera società».
Nuovi farmaci contro il cancro
Mattarella ha dedicato un ulteriore passaggio del suo discorso al tema della giornata, ovvero la lotta contro il cancro, lodando la decisione del governo di stanziare un fondo per i nuovi farmaci. «L’accessibilità alle cure è parte importante della coesione stessa di una società – ha detto -. Va apprezzata la scelta di destinare un fondo ai farmaci innovativi per la cura del cancro». Le cure devono essere, infatti, per tutti e non solo per chi può permettersi di pagarle: «Non vi può essere alcuna discriminazione tra i malati: è indispensabile che i progressi della scienza, delle terapie e delle tecniche diagnostiche vadano a vantaggio di tutti, confermando quel principio di uguaglianza sancito dalla Costituzione, senza che vi siano esclusioni o discriminazioni sulla base delle condizioni economiche dei pazienti».
«Sui tumori risultati incoraggianti»
Sergio Mattarella il cancro lo conosce da vicino, lo ha guardato in faccia: sua moglie Marisa Chiazzese è morta per un tumore nel 2012. «I dati che registriamo nel nostro Paese ci forniscono risultati incoraggianti, la mortalità complessiva a causa dei tumori è in diminuzione ed è aumentata la speranza di vita – ha detto ai ricercatori presenti al Quirinale -. I risultati incoraggiano ad andare avanti e procedere con passo più sicuro e veloce. Il dramma personale e familiare che il tumore porta con sé può essere illuminato dalla speranza, lo sconforto può trasformarsi in fiducia». Il presidente ha quindi ricordato l’importanza della prevenzione: «Nella lotta contro il cancro rivestono grande importanza, accanto alle cure, ai farmaci, alle terapie, la prevenzione e la diagnosi precoce. Bisogna compiere ogni sforzo perché la prevenzione entri nel nostro costume e nei modi di vita. Bisogna diffondere la cultura della diagnosi precoce, rendendo possibili screening di massa per le patologie più ricorrenti e insidiose». Ha poi apprezzato il lavoro di chi segue i malati inguaribili o terminali: «È anche necessario combattere quella per rendere più dignitosa la vita di chi deve convivere con la malattia. È una straordinaria frontiera di umanità e di solidarietà, che esprime un contenuto scientifico e medico di assoluto rilievo, come dimostrano le tante esperienze che si stanno diffondendo sulle cure palliative, e che impegnano operatori di primissima qualità e meravigliosi volontari».
Investire nella ricerca
Mattarella ha infine rivolto un ringraziamento ai presenti e in generale a chi contribuisce al progresso della scienza: «Ai ricercatori italiani, nel nostro Paese e nel mondo, va tutta la nostra grande riconoscenza. È opportuno ricordarlo costantemente: investire nella ricerca è sempre una scelta vincente». «Avverto – ha proseguito – che questa convinzione si sta radicando sempre più nella coscienza civile, anche se il limite delle risorse non consente di fare tutto ciò che sarebbe necessario». Nel corso della cerimonia il presidente ha consegnato il Premio speciale AIRC (Associazione italiana per la ricerca sul cancro) “Credere nella Ricerca” a Pippo Baudo e alla Fondazione Cariplo e il Premio FIRC (Fondazione italiana per la ricerca sul cancro) “Guido Venosta 2016”, a Francesco Lo Coco, professore ordinario di Ematologia presso l’Università Tor Vergata di Roma. Erano presenti il presidente del Senato Pietro Grasso, il presidente della Corte Costituzionale Paolo Grossi, la presidente della Commissione Igiene e Sanità del Senato Emilia Grazia De Biasi, il presidente della Commissione Affari Sociali della Camera Mario Marazziti, rappresentanti del mondo politico, dell’università e dell’imprenditoria. È stata anche consegnata una targa alla presidente dell’Associazione Inner Wheel Italia, Alessandra Colcelli Gasperini, per l’attività svolta a favore della ricerca oncologica.
FONTE: CORRIERE DELLA SERA
NEL VIDEO DI SEGUITO L’INTERO INTERVENTO DEL PRESIDENTE MATTARELLA