12 Marzo 2020
COREA DEL SUD: COSA STIAMO FACENDO PER COMBATTERE IL CORONAVIRUS
“Fin dalle prime fasi, il governo coreano ha fissato i principi chiave per combattere Covid-19: azione preventiva, rapidità e trasparenza”, scrive un funzionario del Ministero degli Esteri.

<<L’articolo ” “Being Called a Cult Is One Thing, Being Blamed for an Epidemic Is Quite Another – Essere definiti un culto è una cosa, essere accusati di un’epidemia è un altra – ” a firma di Raphael Rashid (Op-Ed, nytimes.com, 9 marzo), che descrive la Chiesa di Gesù Shincheonji come capro espiatorio in Corea del Sud per scopi politici è fuorviante.
Fin dalle prime fasi, il governo coreano ha fissato i principi chiave per combattere Covid-19: essere rapidi, trasparenti e fare azione preventiva.
A differenza di altri paesi in cui sono stati testati solo i pazienti che manifestano sintomi, abbiamo scelto di testare tutti coloro che sono stati in stretto contatto con casi confermati. Invece di aspettare che arrivassero i pazienti, abbiamo cercato e rintracciato possibili pazienti per prevenire la diffusione all’interno della comunità.
Durante questo processo, le nostre autorità sanitarie hanno riscontrato una rapida trasmissione comunitaria tra i membri della chiesa di Shincheonji. Questo è il risultato di un’esaustiva analisi epidemiologica e non ha nulla a che fare con pregiudizi o politica.
Il nostro approccio trasparente, supportato dalla nostra eccezionale capacità diagnostica, ha paradossalmente segnalato la Corea come uno dei paesi più colpiti. A partire dall’11 marzo, la Corea ha 7.755 casi confermati di Covid-19. Ma questo è il risultato di aver testato 214.640 casi. È anche il principale fattore alla base del nostro basso tasso di mortalità dello 0,77 percento, che è di gran lunga inferiore alla media globale del 3,4 %
Il numero di ulteriori casi confermati giornalieri è diminuito in Corea dall’inizio di marzo, poiché il monitoraggio e il test dei membri della chiesa Shinkeonji sono stati in gran parte completati e siamo pronti a contenere altri picchi.
Il governo coreano è fiducioso che il nostro approccio, caratterizzato da piena trasparenza e prevenzione, funzioni. Mentre continuiamo a lottare per la vita e la salute del popolo coreano, speriamo che il “modello coreano” possa informare gli altri accomunati nella nostra battaglia contro Covid-19.
di Seo Eun-young
Seul, Corea del Sud
L’autore di questa lettera è il Direttore delle relazioni con la stampa estera presso il Ministero degli Affari esteri, Repubblica di Corea
FONTE: NYT
https://www.nytimes.com/2020/03/11/opinion/letters/south-korea-coronavirus.html
Libera traduzione a cura favisonlus