Roma, 15 mag 2013 – La Chiesa cattolica del Belgio ha subito nel 2012 oltre 300 querele per abusi sessuali compiuti nei confronti di minori. Tre quarti dei 307 dossier riguardano il nord delle Fiandre, a maggioranza cattolica. I dati forniti dalla stessa Chiesa evidenziano che la grande maggioranza dei querelanti sono ormai adulti, che hanno aspettato molti anni per uscire allo scoperto.
Quarantasei di questi casi sono stati risolti attraverso una mediazione.
Dopo Stati Uniti, Irlanda e Germania, la Chiesa cattolica del Belgio e’ stata travolta dallo scandalo pedofilia nell’aprile del 2010, quando e’ emerso fra l’altro che il vescovo di bruges, Roger Vangheluwe, aveva abusato di un nipote per oltre 13 anni. Da allora sono emersi quasi 500 casi di violenze sessuali all’interno delle istituzioni cattoliche, commessi dal 1950 a oggi, con 13 delle vittime che si sono addirittura suicidate.
Nel settembre del 2011, 70 delle presunte vittime hanno intrapreso un’azione legale congiunta contro la Chiesa belga e la Santa Sede.
Fonte: ASCA
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